Non era certo un uomo facile Pierre Bergè, l’amore di tutta la vita per Yves Saint Laurent, morto a 86 anni per una miopatia. Insieme dal primo incontro nel 1958 e poi sempre insieme nel 1960 per fondare quella mitica casa di moda la Yves Saint Laurent Couture ceduta al gruppo Kering della famiglia Pinault nel 1999 per tre miliardi.
Negli ultimi anni Bergè si è sempre occupato della Fondazione Yves Saint Laurent – Pierre Bergè con sede nel cuore di Parigi, vero tempio della memoria del grandissimo couturier amato da Pierre con passione inesauribile nonostante vizi forti come alcool e droghe che lo portarono nel 1978 a lasciare la casa dove vivevano insieme. Ma l’amore non è mai finito, specie dopo la registrazione del Pacs che li vide insieme pionieri per la difesa dei diritti dei gay.
Nel libro da cui poi è stato tratto un film, “Lettre a Yves”, Pierre racconta una incredibile è fantastica storia di vita, dall’amore per i colori e i profumi di Marrakesh, alle tante passerelle vissute con frenesia e immenso successo. Socialista molto vicino al presidente Francois Mitterand, Pierre Bergè con la sua eleganza e il genio ha segnato un’epoca importante per la storia della moda internazionale e non solo. Si è occupato di cultura anche come presidente de l’Opera Bastille e come membro del consiglio de Le Monde di cui deteneva quote.
Pochi anni fa si era risposato col segretario generale della Fondazione. Chi scrive lo ricorda sempre indomito e spesso polemico nei confronti del sistema del fashion, sempre a bordo passerella col microfono in mano per incitare a prendere posto ai defilè mentre urlava “Vite, vite, lo show va a’ comencer!”.