La sfilata di Versace Primavera Estate 2018 è entrata nella storia (colpa di Naomi, Carla, Claudia, Cindy…)

Il momento che ricorderemo per sempre: la sfilata tributo a Gianni VersaceGianni, this is for you! E non poteva essere diversamente. La sfilata di Donatella Versace Primavera Estate 2018 è stata, dall’inizio alla fine, un tributo vivente a suo fratello Gianni Versace. E si è chiusa in maniera leggendaria e iconica, come solo lui ha saputo essere. Le luci, dopo l’ultimo look visto in passerella si spengono, il carosello finale di modelle è pronto a riaccendere il catwalk, ma prima, un ultimo frame. Quello da colpo al cuore. Come un sipario che si apre sul passato, le super top model degli Anni 90 sono lì statuarie, immobili, plastiche (come se tutti questi anni non fossero trascorsi, come se Gianni fosse ancora lì). Ci sono Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Carla Bruni ed Helena Christensen – fatali e sexy – nei lunghi abiti in lamé oro con quegli spacchi vertiginosi che solo i Nineties ci hanno saputo regalare. Sembra il celebre scatto di Richard Avedon, ma è un tableau vivant. Più vivant che mai. Continua…

Dior compie 70 anni: la storia della maison di Christian

Aperta l’8 ottobre del 1946 a Parigi, con un atelier, la maison Dior vedrà il suo fondatore Christian Dior lavorare per il marchio che porta il suo nome solo per poco più di 10 anni. Alla morte, avvenuta nel 1957, sul trono arriva Yves Saint Laurent: anche lui resta pochissimo. Nel 1960 arriva invece Marc Bohan che terrà le redini del brand fino al 1986 (è lo stiista che dura più a lungo). Dal 1987 al 1997 c’è invece l’italiano Gianfranco Ferré che verrà sostituito dall’inglese John Galliano dal 1997 al 2011. Dal 2012 al 2015 viene nominato il belga Raf Simons fino all’arrivo di Maria Grazia Chiuri, nel 2016, prima donna in una dinastia di soli uomini
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5 Maggio 1921 – A Parigi, la stilista Coco Chanel presenta il suo profumo Chanel n°5 #AccaddeOggi

Chanel N.5 fu voluto da Coco Chanel e commissionato al chimico Ernest Beaux, che miscelò essenze naturali (in particolare di gelsomino e di rosa) e sintetiche in modo considerato innovativo per l’epoca. Grazie all’uso delle essenze sintetiche (le aldeidi), il profumo si poteva sentire molto a lungo, a differenza degli altri profumi che dovevano essere dosati in gran quantità e la cui essenza entro poco tempo tendeva comunque a scomparire. Chanel, che all’epoca aveva 38 anni, commissionò il profumo scostandosi, secondo il suo stile, dal romanticismo e dalle convenzioni dell’epoca (“Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto” spiegò Chanel, “voglio un profumo elaborato”). Continua…

Cristobal Balenciaga: quando non è più il tuo tempo, meglio fare le valige e uscire di scena che la festa è ancora in corso. Così almeno tutti ricorderanno la tua eleganza, non il tuo declino.

A 45 anni dalla sua morte, due mostre celebrano il genio di Cristobal Balenciaga, il sarto massimo, il Titano della moda, come lo descrisse Cecil Beaton. Ecco la sua storia. Continua…