Sembra un guerriero. Pelle ambrata, barbetta e capelli brizzolati, quel naso che svetta sul volto rilassato,
Fiorello è a Letojanni, a due passi da Taormina, nella sua rovente e amatissima Sicilia, può finalmente dismettere i panni del mattatore coinvolgente e travolgente di Edicola Fiore, quello che vediamo su Sky e ascoltiamo in radio, istrionico, ironico, con la battuta pronta, spesso pungente, sempre a mille, perennemente “sul pezzo”.
Questo Fiorello pubblico, diciamo, ora è in pausa. Qui vediamo solo il Fiorello vero, formato famiglia, che gode le vacanze al mare con le donne della sua vita: la moglie Susanna Biondo e la loro figlia Angelica.
Se Fiorello oggi è così, nel privato un uomo in pace con se stesso, nel pubblico un uomo d’oro che realizza programmi
di qualità, è merito di queste sue donne. Della moglie Susanna in particolare, che l’ha aiutato a capire quali sono i veri valori della vita: gli affetti e la famiglia. L’ha detto lui stesso:
«La forza di Susanna sta nell’intelligenza, ma la sua vera dote è il culto della famiglia». Susanna, classe
’65, una laurea in Economia e Commercio, un lavoro nella società paterna di doppiaggio e post produzione cinematografica, un discreto patrimonio (che non guasta), Susanna, schiva, saggia e forte, ha incontrato
Fiorello una ventina d’anni fa, in un momento in cui lui era all’apice del successo, ma contemporaneamente sul barato di un precipizio.
«Era la metà degli anni novanta», ha raccontato Fiorello in un’intervista aVanity Fair, «giravo con guardie del
corpo, addetto stampa, segretarie. Avevo fidanzate da rotocalco e storie da una botta e via». Era quando lui, ex
muratore, ex idraulico, ex falegname, ex centralinista di una ditta di pompe funebri ed ex venditore di lattuga a Messina sull’Apecar per 500 lire al giorno, dopo essere diventato il “Re Mida” dei villaggi turistici, è entrato a far parte del clan di Radio Deejay.
Sponsorizzato da Claudio Cecchetto, all’improvviso si è ritrovato come amici personaggi famosi tipo Gerry Scotti, Amadeus, Marco Baldini, Nicola Savino. Con la sua bellezza mediterranea, il talento naturale da animale da
palcoscenico e l’energia dei vent’anni, era diventato una delle persone più ricercate e desiderate di Milano,
al punto da arrivare ad avere una relazione con Giannina Facio, una che oggi è la fidanzata del mega regista di
Ridley Scott, per dire. Nel ’95 Fiorello è andato a Sanremo, con Finalmente tu pensava di “spaccare”, ma si è scontrato
con Giorgia e la sua incredibile Come saprei. Fiorello ha perso il Festival, ma ha conquistato AnnaFalchi, all’epoca conduttrice sul palco dell’Ariston assieme a Pippo Baudo e Claudia Koll (c’è chi ancora ricorda i loro rendez-vous nei camerini).
Un vortice, insomma, fatto di luci abbaglianti del mondo dello spettacolo, ma anche di ombre nere come la droga.
L’ha confessato lo stesso Fiorello: «Non parlavo più con nessuno, tiravo cocaina. Mi sentivo un duro e invece ero un pupazzo». In altra occasione, al Corriere, ha aggiunto: «Per me è stata una malattia. La cocaina è il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre».