Ho per Sabrina Ferilli una grande ammirazione. E’ straordinariamente carismatica in ogni ruolo che interpreta. Li umanizza. Non è cosa da poco. Non tutte le attrice riescono a rendere unici i loro personaggi. Lei ci riesce. ha una marcia in più.
“Questa storia l’ho voluta io, ha una trama avvincente che racconta la forza di noi donne”. Sabrina Ferilli è pronta a vestire i panni di Angela Tusco, operaia e sindaco del paese, nella nuova fiction di Canale 5 “Rimbocchiamoci le maniche” dal 7 settembre in prima serata per otto puntate.
A Tv Sorrisi e Canzoni l’attrice dice: “E’ quello che volevo fare ed è un progetto che avevo in testa da diverso tempo. Ci sono voluti quasi quattro anni di incubazione ed è stato bello lavorare ancora con un regista come Stefano Reali, con lui avevo già fatto Le ali della vita. Le repliche fanno ancora intorno al 15% di share. Questo nuovo progetto mi ha coinvolto molto. Ho fiducia nel pubblico, non ho motivo di pensare il contrario”.
In un paese di provincia del centro del Lazio, la fabbrica tessile che dà lavoro a decine di persone viene messa in liquidazione e i terreni su cui sorge saranno venduti. Lo prevede il piano regolatore e solo il nuovo sindaco potrebbe modificarlo, così le elezioni previste a breve diventano cruciali visto che il candidato favorito è un uomo che punta a vendere tutto. Così, quasi per una provocazione, scende in campo Angela (Sabrina Ferilli) spinta a forza dalle sue compagne di lavoro e del sindaco uscente Piero Pacetti (Andrea Giordana) a candidarsi per diventare primo cittadino.
La prima parte è il racconto di una fabbrica che non vuole morire – spiega Sabrina – Abbiamo girato dentro uno stabile di Civitavecchia. Con operaie lavoratrici vere. E le ho viste piangere ascoltando i dialoghi della fiction. Le donne alla fine si prendono la fabbrica e la salvano”.La protagonista lascia la fabbrica e si dedica alla politica: “Ogni puntata contiene una storia, parliamo di dipendenza dal gioco, alcolismo, emergenza idrica…”.
Nel cast ci sono anche Andrea Giordana, Sergio Assisi, Michela Andreozzi, Marco Falaguasta e Maurizio Mattioli