Alcuni siti di news statunitensi tra cui The Daily Beast scrivono che lo scorso fine settimana Lapo Elkann, noto imprenditore italiano e fratello di John Elkann, presidente di FCA, è stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato un sequestro. Nei prossimi mesi dovrà comparire davanti a un giudice per la formalizzazione dell’accusa di falsa denuncia. La notizia è stata ripresa da altri giornali statunitensi che hanno aggiunto qualche dettaglio, ma non è stata confermata dalla famiglia Elkann: Daily Beast cita come sua fonte dei funzionari di polizia anonimi, quindi meglio prendere con una certa cautela i dettagli del racconto.
Secondo quanto riportato da Daily Beast e New York Daily News, Lapo Elkann sarebbe arrivato a New York per il giorno del Ringraziamento, il 24 novembre. Qui avrebbe contattato una escort transgender di 29 anni (secondo il New York Daily News, mentre il Daily Beast parla di “male escort”, cioè di un uomo) e avrebbe trascorso con questa persona due giorni in una casa di Manhattan consumando cocaina, alcol e marijuana. Finiti i soldi, la persona che era con Elkann avrebbe anticipato il denaro per comprare altra droga e lui per restituirlo avrebbe organizzato il falso sequestro, raccontando alla propria famiglia di essere stato trattenuto contro la sua volontà da una persona che gli avrebbe fatto del male se non gli avessero consegnato subito 10 mila dollari.
La famiglia di Elkann avrebbe a quel punto informato la polizia di New York della richiesta di riscatto. Un loro rappresentante avrebbe dato appuntamento a Elkann per la consegna e quando lui e la persona che era con lui si sono presentati, la polizia li avrebbe arrestati. Gli investigatori avrebbero accertato che l’idea era stata di Elkann: a lui sarebbe stata dunque consegnata una citazione a comparire in tribunale, mentre la persona che era con lui è stata rilasciata senza conseguenze.
Nel 2005 Lapo Elkann, che ha 39 anni, aveva rischiato di morire per overdose nell’appartamento di una donna transessuale a Torino. ANSA scrive di aver contattato delle fonti a lui vicine che hanno dichiarato «di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata».