Silvia Provvedi: ‘Fabrizio non è un delinquente e io non sono una cretina. Se davvero il mio uomo fosse come lo raccontano non sarei qui’. Dopo l’arresto di Corona la fidanzata dice la sua a Chi

Silvia Provvedi, dopo l’arresto di Fabrizio Corona, avvenuto lo scorso 10 ottobre, è rimasta a lungo in silenzio. Solo sul social ha fatto capire, pubblicando foto in coppia con il fidanzato e dediche appassionate, quanto soffrisse. Le sue prime dichiarazioni a “La vita in diretta”, intercettata a Roma con Gabriella Corona, madre dell’imprenditore 42enne di nuovo in carcere, e l’amico stilista di Fabrizio, Giampaolo Celli. Ora dice la sua su tutta la tragica situazione a Chi che nel numero domani, 26 ottobre in edicola, pubblica l’intervista esclusiva alla 23enne.
“Fabrizio non è un delinquente e io non sono una cretina. Se davvero il mio uomo fosse come lo raccontano non sarei qui”, sottolinea Silvia Provvedi.

Vorrebbe forse urlarlo a gran voce: Fabrizio Corona non è un delinquente. Per lei è così. “Dalle vicende legali saprà difendersi. Io posso parlare della vicenda umana ed è una vicenda sporca”, aggiunge la cantante e modella. “Fabrizio però deve sapere che non è solo… E insieme con me, suo figlio e sua madre ha buone basi per ricominciare”, ci tiene a precisare.
Fabrizio Corona, che tutti dipingono come un delinquente, è un’altra persona. Silvia Provvedi se la prende con i suoi accusatori: “Tutte quelle persone che vanno in tv ad accusare Fabrizio, che è incapace di difendersi perché è in carcere, lo fanno perché sognavano di imitarlo, di essere come lui. Sbavavano per stare con Fabrizio, per guidare la sua macchina, per uscire e lavorare con lui e per lui. Ma ognuno si prenderà le sue responsabilità”.

Silvia Provvedi poi ripercorre il momento dell’arresto: “Eravamo in palestra, ricorda Silvia Provvedi, Fabrizio non si sente bene, mi chiede di andare in farmacia. Vado. Dopo un po’ lui mi raggiunge. E’ bianco in faccia e dice poche parole: “Amore, mi stanno arrestando, devi essere forte. Mi devo consegnare tra due ore esatte”. Poi è andato a casa di sua madre perché voleva avere la certezza di poter parlare con suo figlio Carlos. Gli ultimi minuti li ha trascorsi abbracciato a lui, una scena che non scorderò mai”. E racconta: “Negli ultimi quattro mesi io e lui abbiamo davvero vissuto come due anziani. La sera a casa perché aveva il rientro presto. Piano piano ero riuscita a togliere di mezzo tante persone negative che sapevo non gli facevano bene. Persone che vivevano idolatrando Corona e quando Corona si sente un Dio, uccide Fabrizio. Io lo sapevo, lo sentivo, ma evidentemente dovevo essere più incisiva. Io sto rinunciando alla mia vita e lo faccio perché credo in Fabrizio e lo difendo. Anche se so che il tempo della libertà per lui si allontana. Spero in un miracolo, spero nella legge”.
Infine descrive le giornate di Fabrizio Corona in carcere: “Fabrizio non molla, non mollerà mai. Legge, studia e scrive. Di certo la situazione non è facile e lui non è un superuomo. Cosa deve fare? Togliersi la vita? No, combatte. E’ riuscito persino a strapparmi un sorriso quando mi ha rivelato che in cella l’ex marito di Valeria Marini, Giovanni Cottone(in carcere a San Vittore nello stesso braccio di Corona, ndr) tutti i lunedì sera vuole guardare il “Grande Fratello Vip” per vedere la sua ex…”.

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