Fausto Leali ha iniziato a cantare quando aveva 14 anni. Il successo è arrivato nel 1967 con A chi. Poi i tredici Festival di Sanremo e le canzoni scolpite nella nostra memoria, da Mi manchi a Io amo, passando da Ti lascerò, con cui ha vinto nel 1989 in duetto con Anna Oxa. E, lo dice, in fondo i duetti gli sono sempre piaciuti (vedi anche Ora che ho bisogno di te con Luisa Corna o Le tre verità con Loredana Berté), ma non aveva mai pensato di farne un album: «Due anni fa il mio discografico mi ha fatto notare che non avevo mai registrato un disco di soli duetti. Mi ha detto di iniziare a pensarci. Quello di oggi è il risultato di quel pensiero».
Come tutti i veri “grandi” della musica è disponibile, sorridente, disposto a rilasciare ancora tante interviste prima della fine della giornata. Lo incontriamo nella sede della sua casa discografica e ci racconta delle dieci canzoni racchiuse in Non solo Leali, l’album prodotto da NAR International per Universal Music, con dieci grandi nomi del panorama musicale italiano. Tutti amici, non solo colleghi, a cui Fausto ha chiesto personalmente di partecipare. C’è Francesco De Gregori«Sempre e per Sempre è un suo brano e l’abbiamo scelto in comune accordo», Alex Britti «Lo zingaro felice lo abbiamo registrato nella sala di registrazione di casa sua, dopo aver pranzato. Ci sono Tony Hadley degli Spandau Ballet, Enrico Ruggeri («Gianna me l’ha proposta lui») e Renzo Arbore («Mi ha detto di andare ad ascoltare Crazy, abbiamo fuso lo stile country con quello jazz»), e anche Claudio Baglioni, Massimo Ranieri, Umberto Tozzi, Clementino. Ma la prima a essere chiamata è stata Mina ed è proprio il duetto con lei che apre l’album: «Sono partito dalla più grande, che mi ha detto subito sì».