Cindy è una gatta che ha vissuto per dodici anni nel confort della casa dei suoi proprietari. E’ stata adottata quando aveva appena due mesi, e da quel momento ha trascorso la sua vita senza muoversi dal perimetro del giardino, circondata dalle coccole e dell’amore della famiglia Brondan.
Poi un giorno i coniugi non l’hanno più vista tornare a casa. «Ci siamo spaventati moltissimo – raccontano – perché non è una gatta capace a badare a se stessa. Ha sempre vissuto qui, e non sarebbe pronta per un vita da “randagia” sulle strade della città». Così la coppia ha iniziato a tappezzare le vie di volantini, a chiedere l’aiuto dei residenti del posto, e a pubblicare sui social decine di appelli con la foto di Cindy. Nessuno però sembrava averla vista. Poi un giorno, quattro mesi dopo, i Brondan ricevono una telefonata inaspettata: «Forse ho trovato la vostra gattina, si trova a duecento chilometri di distanza». Straniti dal fatto che il loro quattro zampe avesse percorso tutta quella strada, sono andati a vedere con i propri occhi se la gattina era veramente la loro.
«Ormai avevamo perso le speranze. Temevamo di non poterla mai più riabbracciare – raccontano – e invece appena l’abbiamo vista non potevamo credere ai nostri occhi: era lei. La micia ci è subito corsa incontro, come se non ci fossimo mai separati».
Ma Cindy non era sola. Accanto a lei i Brondan hanno incontrato un cane randagio. E’ stato proprio lui a proteggere e a far sopravvivere la gatta per tutti questi mesi: «I residenti del posto ci hanno detto che i due sono inseparabili, e che il cane si è preso cura di lei in maniera amorevole proteggendola dai pericoli. Il loro è stato un incontro stupefacente». Allora i coniugi non ci hanno pensato due volte, e hanno deciso di adottare anche il cane. L’hanno chiamato Angel, perché un po’ lo è stato per la loro Cindy.