Clio Make Up: «Non dite mai “Perché non fai un figlio?”»

Clio Make Up, alias Clio Zammatteo, è felice. La web star e conduttrice, diventata famosa con i tutorial di trucco, sarà mamma entro l’estate. Una gravidanza che ha annunciato a sorpresa, via Instagram, stringendo tra le mani un palloncino rosa.

E dopo la 34enne ha deciso di dare maggiori dettagli alla sua (grande) famiglia virtuale. «Sarà una bambina, nascerà a luglio, ma non abbiamo ancora scelto il nome», rivela dal suo blog. Finora lei e il marito, il designer Claudio Midolo, si limitano a chiamarla «baby-lenticchia».

Nonostante il momento di grande felicità, Clio ci tiene, però, a far passare un messaggio. Che per lei è molto importante e può essere d’aiuto, diced, per tutte le altre. «La domanda da non fare mai a una donna», scrive sul suo profilo, «non è “Ma sei ingrassata?”, bensì “Perché non fai un figlio?”».

Secondo la truccatrice il motivo è molto semplice: «Se vedete una donna senza figli sicuramente o non vuole averli (in questo momento o sempre), o non può averli, o sta cercando di averli e non riesce”. E in tutti questi casi, continua, «la domanda sarà piacevole come pugno nello stomaco».

E ancora: «Se una donna non desidera un bambino, non vuole sentire la pressione della società. Non avere dei bambini non condanna a una vita triste. Se, invece, non può averli non è certo un argomento di conversazione con un mezzo sconosciuto. E se ci sta provando, è già piena di timori e paure. Non ha bisogno di altra pressione».

Clio quelle domande se le è sentite fare. In rete e “dal vivo”. E sempre le hanno fatto male. Perché, rivela, lei e il marito un bambino lo desideravano da tempo. «Io e Claudio ci abbiamo provato tanto», spiega, «A ottobre del 2015 ero anche rimasta incinta, ma a dicembre dello stesso anno, proprio due giorni prima di Natale, ho avuto un aborto».

«È stato bruttissimo», rivela, «Ma abbiamo continuato a provarci per quasi un anno. Quindi, è giusto che ci sia la gioia quando qualcuno ve lo dice – se vuole avere un figlio o se è in dolce attesa – ma non chiedetelo, perché può far male».

L’unica legittimata, conclude, è «vostra zia ottantennne».

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