A quarantott’ore dal servizio di Striscia la Notizia che mostrava i suoi fuorionda ai tempi di Affari Tuoi. Ingiurie, insofferenze, parolacce. Tutto registrato (di nascosto) e trasmesso dal tg satirico di Antonio Ricci
«Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima.
Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto». E ancora: «Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora», scrive Insinna in completa trasparenza.
Poi la stoccata a colui che lo ha preso di mira e non sembra intenzionato a mollare il tiro tanto presto: Antonio Ricci, al tempo rivale nell’access prime time. «Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro». E infine: «Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona. Ah, una cosa che non potete sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa :”Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo”. Grazie a tutti. Buonanotte».