Francesco Totti: «E adesso il quarto figlio»

Magica Roma, ma non solo. Nella vita di Francesco Totti, 40 anni, l’altra «magica» è Ilary Blasi, la donna che ha sposato nel 2005. Dopo un colpo di fulmine, almeno a sentire la sua versione. «Mi ha colpito subito, appena ho incrociato il suo sguardo», rivela il calciatore ospite de L’Intervista, «mi sono detto: questa è la donna della mia vita».

Per conquistarla, però, ha dovuto faticare: «Ho iniziato a mandarle dei messaggi, lei in quel periodo viveva tra Roma e Milano, non potevo vivermela al massimo». Ma Totti non si è arreso: «Io quando faccio una cosa, vado fino in fondo. Per un semplice motivo: in quel caso sapevo di fare la cosa giusta».

Il primo appuntamento? Il capitano della Roma – rivela – si è presentato sotto casa di Ilary a bordo di una Ferrari: «Era l’unica macchina che avevo a disposizione, la mia si era rotta il giorno prima», spiega con la sincerità che da sempre lo contraddistingue. E che fa impazzire i fan. E quella sera, continua, è riuscito a «strapparle un bacio».

Era il 2002, poco dopo Francesco avrebbe reso ufficiale il loro amore con una maglietta, esibita in campo. «Sei unica», questa la dedica. L’inizio di un grande amore che non è cambiato: «È la persona più importante che ho vicino, mi dà serenità. È unica in tutto».

E la loro vecchiaia, lasciato lui il calcio e lei la tv, la immagina così: «Diventeremo campioni di burraco, bravi a giocare in tutti gli ospizi». I risultati, del resto, sono già stati raggiunti: 778 presenze con la maglia della Roma, 250 gol in Serie A.

Se la terza vita se la immagina nei panni di un altro «giocatore», l’infanzia lo riporta a Porta Metronia: «Sul balcone di casa, al primo piano, lì facevo i compiti», ricorda, «in realtà fingevo di farli. Appena sentivo il rumore di un pallone in cortile, correvo fuori. Era il mio destino». Se non fosse diventato calciatore? Il «piccolo» Francesco avevà già il piano b a portata di mano: «Avrei fatto il benzinaio, mi piaceva l’odore».

A farlo (quasi) commuovere è il video con i genitori: mamma Fiorella e papà Enzo. «Sono le persone che mi mi hanno dato tutto, in qualsiasi momento. Ma anche lui ha poco da rimproverarsi: «Sono stato un bravo figlio. Da loro ho imparato l’educazione, il rispetto. La nostra è una famiglia unita».

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E gli occhi si riempiono di lacrime quando sullo schermo passano i volti dei suoi tre bambini: Cristian, 11, Chanel, quasi 10, e Isabel 1. «Ognuno è un amore diverso», spiega, e inizia l’elenco: «Cristian è stato il primo, è innamorato alla follia di me e della Roma. Gioca nei pulcini ed è un bambino incredibile. Chanel? La vedi ed è già donna. Isabel? Mi ha “levato” la vita, ha chiuso il cerchio».

Ma questo non significa che non ci saranno altri figli: «Tra poco potremmo pensare al quarto, manca un altro maschio. Cristian lo vorrebbe», spiega papà Totti. Guardare mamma Ilary, del resto, lo rende orgoglioso: «Quando è nato il primo non eravamo pronti per fare i genitori, ma poi abbiamo trovato il giusto equilibrio».

Il futuro? Il calciatore preferisce non svelarlo. Ma si lascia tre opzioni: restare sui campi di calcio, diventare dirigente della Roma o un’altra cosa completamente diversa». Quel che è certo è che oggi, dopo quasi 30 anni, funziona sempre così: «Io mi diverto. scendo in campo e mi diverto ancora. Quella è la mia vita». Ed è piena di bellezza, capitano.

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