Da sempre regine, attrici, socialite e compagnia hanno ispirato e creato un profumo, rendendo il loro stile inconfondibile e leggendario. Nel 1952 durante un’intervista per il magazine statunitense LIFE, il reporter domanda al sex symbol Marilyn Monroe cosa è solita indossare a letto e l’attrice risponde: “Due gocce di Chanel n.5”. Quella battuta entrò nella storia per sempre e consacrò definitivamente quel profumo che era stato creato, per volere della stilista Coco Chanel, negli anni 20 per liberare le donne dall’essenza di rosa e gelsomini. Chanel scelse, fra i vari campioni che le erano stati sottoposti, il 5° flacone e decise che Numero 5 sarebbe stato il nome del profumo.
Altro couturier, altra icone di stile: Hubert de Givenchy incontra Audrey Hepburn giovane attrice americana agli esordi, nel suo atelier a Parigi, e scopre in lei la perfetta incarnazione del suo ideale di femminilità ed eleganza. Da questa amicizia entrata nel mito nasce uno stile fatto di leggerezza e raffinatezza ma soprattutto un profumo: L’Interdit. È il 1957. Per la sua musa ispiratrice e inseparabile amica, Hubert de Givenchy fa realizzare una creazione di alta profumeria, e quando comunica all’attrice la sua intenzione di mettere in commercio la fragranza, l’attrice insorge «mais, je vous l’interdis!» (ve lo proibisco).
In Italia, Wanda Osiris, imperatrice della rivista, vestita di paillettes, ori e strati di crinoline, scendeva le scale, circondata da rose Baccarat che lei stessa acquistava a sue spese, cospargendole di profumo Arpège di Lanvin.
In Francia, alla Maison Guerlain, Mitsuoko con la sua essenza di pesca, diviene negli anni il profumo preferito dal maggior numero di Star: Charlie Chaplin, Jean Harlow, Ingrid Bergman e Ava Gardner. Stessa sorte per Vol de Nuit, ispirato al romanzo di Antoine de Saint-Exupéry che conquistò lo stile dell’androgina Katharine Hepburn, e della meravigliosa e altera Virna Lisi. L’algida Grace Kelly, che Alfred Hitchcock definì “ghiaccio bollente” prima attrice meravigliosa e poi consorte di Ranieri di Monaco, portava sempre con sé il suo flacone di Fleurissimo di Creed. Il Principe chiese alla casa produttrice di profumi di ideare questa fragranza appositamente per Grace, all’insegna delle note di bergamotto, tuberosa, rosa bulgara e viola.
La diva di Pretty Woman, Julia Roberts adora lo Spring Flower di Creed, una fragranza gradevolmente fruttata, Keira Knightley, nuova icona del cinema internazione e già musa di Karl Lagerfeld, è pazza di J’Adore di Dior, uno tra i profumi più celebri della maison francese, Nicole Kidman utilizza da sempre Tea Rose, fragranza alla rosa dall’appeal irresistibile ed inimitabile e la nostra Ornella Muti, dal nuovo look ispirato alla fata turchina di Pinocchio, non esce di casa senza aver indossato le note orientali e speziate di Shalimar di Guerlain.
La regina del sabato sera Raffaella Carrà, con i suoi adorabili Outfit griffati Sabatelli, non rinuncia mai a qualche goccia di Chamade di Guerlain, che ordina direttamente alla Maison di Avenue de Champs-Élysées e infine la diva delle dive, Sophia Loren che per anni ha lasciato dietro di sé, scie di Joy di Jean Patou, un trionfo di 10600 fiori di gelsomino e 28 dozzine di rose, ha aspettato di compiere gli 80 anni — oggi ne ha 81 — per lanciare un rossetto con il suo nome e ora un profumo (entrambi i progetti con Dolce e Gabbana). “Sono cose che possono succedere – ha risposto alle domande dei curiosi – anche perché io non sono un’attrice che metti in un angolino e non ci pensi più”.