Chef in mutande, Franco Noriega è il più sexy

La vera sfida è restare concentrati sui piatti da lui cucinati più che sugli addominali scolpiti. Stiamo parlando di Franco Noriega, lo chef peruviano (ma di madre italiana) che sta facendo impazzire il web con i suoi video tutorial girati in boxer e grembiule. Ex nuotatore professionista – ha partecipato alle Olimpiadi del 2004 – e modello scoperto dal fotografo Mario Testino, ha fatto da testimonial per i più importanti brand, da Dolce & Gabbana a Calvin Klein e Louis Vuitton tra gli altri. Ma la cucina fa parte del suo Dna: figlio di proprietari di una catena di bakery in Perù, e co-proprietario con la sorella di un ristorante, ha aperto da qualche mese un locale peruviano a New York ribattezzato “Baby Brasa”, una rosticceria che propone piatti gustosi e salutari, che sono anche il segreto del suo fisico mozzafiat

Altro che Cracco, il cuoco più sexy è Franco Noriega, lo chef peruviano che fa impazzire New York e che in cucina indossa solo i boxer. “Giro i video nel mio appartamento, di mattina, appena alzato – spiega al settimanale Chi – quindi è naturale essere in boxer e a torso nudo: è così che vado a letto ed è così che giro per casa”.

“Non capisco il vecchio stereotipo secondo il quale un cuoco con un po’ di pancia è la miglior prova della bontà della sua cucina. Per me essere in sovrappeso significa non essere in salute, ho questi addominali perché mi alleno ogni giorno e perché mangio piatti supernutrienti fatti con ingredienti sani. E’ questa la formula per sentirsi bene e apparire splendidi” continua Noriega che con i suoi tutorial hot fa impazzire il web.

I suoi video a torso nudo hanno offuscato tutti gli altri chef diventati sex symbol della tv come Carlo Cracco, Marco Bianchi o Gordon Ramsey. Franco Noriega, prima di essere lo chef e proprietario del ristorante Baby Brasa di New York, è stato un modello di successo: “E’ inevitabile che la gente inizialmente sia richiamata dal mio look – racconta – Questo può essere la prima motivazione all’acquisto. Ma poi sono i piatti a conquistare. E quando i clienti tornano, tornano per il cibo”.

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