In questi giorni il Lido di Venezia è il luogo più glamour dove tutti, addetti ai lavori e non vogliono apparire.Qui, come in qualsiasi festival cinematografico, l’importante è partecipare. E’ in corso la 73esima mostra di Venezia. Il festival cinematografico più antico del mondo dura fino al 10 settembre. Organizzata dall’ente no-profit operante nel mondo della cultura Biennale di Venezia, anche quest’anno la Mostra è diretta dal critico cinematografico italiano Alberto Barbera. La madrina è Sonia Bergamasco, che il 31 sera – in occasione della cerimonia d’apertura – ha consegnato il Lone d’Oro alla carriera al regista polacco Jerzy Kolimowsky.
Il premio più importante che viene assegnato durante la rassegna è il Leone d’Oro, raffigurante il leone della basilica di San Marco – simbolo della città lagunare – e viene vinto dal miglior film in concorso.
Sarà il regista britannico Sam Mendes (autore di American Beauty, Era mio padre e Spectre) a presiedere la giuria che decreterà il vincitore.
La Mostra quest’anno è dedicata a due grandi autori scomparsi di recente: il regista iraniano Abbas Kiarostami e quello statunitense Michael Cimino.
Il Lido di Venezia è da sempre avvolto dalla magia rarefatta della laguna e dal fascino carismatico degli ospiti divini che si sono succeduti negli anni.
La prima celebrità a innamorarsi del Lido fu la geniale, dissacrante e rivoluzionaria Coco Chanel. Venezia diventò per lei, il rifugio dopo un grande dolore, la perdita del suo amato Arthur Boy Capel (morto di incidente d’auto a 38 anni). Dopo le gite al Lido in barca e i pic-nic sulla spiaggia, con le immancabili maglie a righe, Gabrielle Chanel e i suoi amici, tra cui la coppia Jose-Maria e Misia Sert, approdavano nel ‘salotto glamour’ della città: il Caffé Florian. Ma l’ultimo drink prima di ritirarsi a dormire, Mademoiselle se lo concedeva all’Harry’s bar, nel bar ultrasnob aperto negli anni 30 da Giuseppe Cipriani. Qui si fermarono a bere, ma anche a cenare Charlie Chaplin, Orson Welles, Georges Braque e Hemingway, che aveva un tavolo fisso.
Al Lido di Venezia gli alberghi importanti sono stati sempre due, l’Excelsior e il Des Bains. Scrittori, sceneggiatori e poeti preferivano il più riservato e romantico Des Bains, Il mondo del cinema, in genere, sceglieva l’Excelsior, dove il Festival è nato. Con gli anni le proiezioni si sono spostate al Palazzo del Cinema ma l’Excelsior è sempre rimasto il cuore, mondano della Mostra e non solo!! Se quelle mura potessero parlare! Stanze mitiche? Soprattutto una. La 135, che Enrico Lucherini, leggendario press agent cinematografico, ha occupato da sempre. Proprio dalla passerella dell’Excelsior, nel 1959, Lucherini buttò in acqua, vestite, le belle interpreti della Notte Brava di Mauro Bolognini: Rosanna Schiaffino, Antonella Lualdi, Anna Maria Ferrero ed Elsa Martinelli. Quando uscirono dal mare i loro abiti sembravano trasparenti.
In un’altra di queste stanze Roberto Rossellini, consolava Anna Magnani, in lacrime per non avere ottenuto il premio per la sua interpretazione in «Amore».
La loro relazione era agli sgoccioli: l’algida Ingrid Bergman era apparsa all’orizzonte con il leggendario telegramma: Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo “ti amo”, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei…
Da un’altra di queste stanze, al primo piano, un nugolo di ragazzini prese a sassate la finestra di Gina Lollobrigida, e non si calmarono finché la star non lanciò un bel fascio di fotografie. Erano anni che al Lido si poteva incontrare Orson Welles, perdutamente e inutilmente innamorato di Lea Padovani, o prendere un caffè al Blue Bar accanto a Tyrone Power e Linda Christian. o imbattersi improvvisamente sulla spiaggia, nel proprio divo dei sogni, Paul Newman insieme alla moglie Joanne Woodward. Erano altri tempi: i Cicogna, i Misurata, i Brandolini e Berlingeri, si mescolavano con Yul Brynner, Audrey Hepburn, la regina del Belgio e Truman Capote ed era pura dolce Vita!