David di Donatello 2017, Virzì piglia (quasi) tutto

Chi più trema come una foglia, nel backstage dei David di Donatello 2017, è la appena eletta migliore attrice non protagonista per Indivisibili di Edoardo De Angelis, Antonia Truppo. Stringe tra le mani quel premio che «proprio non si aspettava»: sorpresa la fragilità, lucidi gli occhi.

Non crediate che questo sia un aspetto minore nel tutto, perché – proprio come ha detto Jasmine Trinca sul palco della cerimonia condotta da Alessandro Cattelan e trasmessa in diretta su Sky Cinema e in chiaro su TV8 dagli Studi De Paolis di Roma – «è piena la vita di persone inaspettatamente importanti: l’amico che ti ha presentato l’amore, il capo che ti ha fatto cambiare lavoro». E così lei. Che se ne sta in mezzo a candidati, vincitori e volti più conosciuti – da Luca Argentero a Valerio Mastandrea a Gabriele Muccino – tra addetti ai lavori, politici e presenter, nel dietro le quinte dell’evento televisivo più importante per il cinema italiano. Che ha il suo asso nella manica in un Roberto Benigni commosso mentre alza al cielo il David alla carriera, e lo dedica alla donna della sua vita, Nicoletta Braschi; la sua coppia più glamour in Stefano Accorsi e Bianca Vitali che sfilano sul red carpet mano nella mano, lei incinta, lui premuroso; il suo discorso più intenso nei «45 secondi sforati e annaffiati» di Valeria Bruni Tedeschi, che si presenta al microfono con i fogli, e ringrazia dalla prima compagna di asilo agli uomini che l’hanno abbandonata alla madre a Leopardi.

È d’altronde La pazza gioia, e quindi la sua fuga insieme a Micaela Ramazzotti da una comunità terapeutica, a portarsi a casa i riconoscimenti più pesanti (Miglior Film e Miglior Regia). «Il segreto della narrazione è sempre stato rubare con lo sguardo», ferma l’emozione Paolo Virzì.

Mentre il suo cast gli si stringe felice, colto da un amore senza fine che gli splende intorno come un milione di soli, per dirla come l’ha cantata Manuel Agnelli. Si è esibito in Across the universe. E in platea gli occhi di attori e attrici si sono chiusi in un temporaneo abbandono.

Qui, tutte le statuette: Miglior Film: La Pazza Gioia di Paolo Virzì Migliore Attrice Protagonista: Valeria Bruni Tedeschi per La Pazza Gioia Migliore Attore Protagonista: Stefano Accorsi per Veloce Come Il Vento Migliore Regista: Paolo Virzì per La Pazza Gioia Miglior Attirce Non Protagonista: Antonia Truppo per Indivisibili Miglior Attore Non Protagonista: Valerio Mastandrea per Fiore Premio David alla Carriera: Roberto Benigni Migliore Sceneggiatura Adattata: Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti e Salvatore De Mola per La Stoffa Dei Sogni Migliore Sceneggiatura Originale: Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis per Indivisibili Miglior Film Straniero: Animali Notturni di Tom Ford Migliore Musicista: Enzo Avitabile per Indivisibili Migliore Produttore: Attilio De Razza e Pierpaolo Verga per Indivisibili Migliore Documentario: Crazy For Football di Volfango De Biasi Migliore Cortometraggio: A Casa Mia di Mario Piredda Migliore Autore Della Fotografia: Michele D’Attanasio per Veloce Come Il Vento Migliore Regista Esordiente: Marco Danieli per La Ragazza Del Mondo Migliore Canzone Originale: Abbi Pietà Di Noi, musica e testi di Enzo Avitabile per Indivisibili Migliori Effetti Digitali: Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network per Veloce Come Il Vento Migliore Montatore: Gianni Vezzosi per Veloce Come Il Vento Miglior Scenografo: Tonino Zera per La Pazza Gioia Miglior Film dell’Unione Europea: Io Daniel Blake di Ken Loach Migliore Suono: Angelo Bonanni, Diego De Santis, Mirko Perri e Michele Mazzucco per Veloce Come Il Vento Premio David Giovani: In Guerra Per Amore di Pierfrancesco Diliberto Migliore Acconciatore: Daniela Tartari per La Pazza Gioia Migliore Truccatore: Luca Mazzoccoli per Veloce Come Il Vento Migliore Costumista: Massimo Cantini Parrini per Indivisibili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *