Il natale vintage di dive e divine

Le cene luculliane vi provocano dei tremendi mal di testa? Unico rimedio l’invidia. E’ un vero e proprio toccasana, invidiare le cene glamour d’antan, di dive, fisrt lady, étoile, principi e principesse e soprattutto imperatori.
La cena di Natale era una vera festa a casa di Jacqueline Kennedy Onassis. C’erano John John e Caroline, la sorella glamour Lee Radziwille poi cugini o amici, talvolta anche dieci persone. Non si mangiava tacchino, perché era stato già servito alcune settimane prima per il Ringraziamento, ma c’era vitello o agnello, che piacevano a Jackie. E poi i dessert tradizionali: buche de Noel, croquembouche. A New York l’high Society per il Natale si riuniva alla CôteBasque, il ristorante francese più famoso di tutta Manhattan, il punto di ritrovo più ambito di un jet set pettegolo e spietato, che viveva all’ interno di quelle sale il piacere di specchiarsi e sfiorarsi senza dare nell’ occhio e di confidarsi scandali per pochi intimi. Truman Capote era il vero arbiterelegantiarum che saltava da un tavolo all’altro dei suoi favolosi cigni: le donne più importanti del mondo, le socialite, mogli (più ex mogli,in effetti) figlie o sorelle degli uomini più ricchi e potenti del mondo. I suoi cigni preferiti erano Barbara Babe Paley, Gloria Vanderbilt, C. Z. Guest, Gloria Guinness, Slim Keith, la principessa Marella Caracciolo in Agnelli (Gianni) , “il miglior cigno europeo”.
Ad Hollywood Marlene Dietrich, festeggiava il Natale con sui numerosi corteggiatori ma soprattutto con il suo focoso amante e regista Joseph vonSternberg. La figlia Maria raccontava spesso i Natali Dietrich. “In casa nostra non arrivava Babbo Natale, Babbo Natale era adatto per quel tipo di gente che comprava gli stupidi Biglietti di auguri. Attendevo con impazienza, l’abito e le scarpe nuove e poi il grammofono cominciava a suonare StillNacth, i battenti si aprivano ed ecco l’alberello verde che illuminava la stanza buia con le candeline, mentre nell’aria aleggiava il profumo di pino e cioccolato”.
Al Russian Samovar,nel cuore della Grande Mela, invece, l’étoile Michail Baryšnikov, quando le lunghe tournée lo permettevano, cenava a lume di candela, con la compagna Jessica Lange, la divina di King Kong. Aspettavano la mezzanotte secondo la tradizione russa, e brindavano con fiumi di vodka, insieme agli esuli russi che si riunivano per l’occasione. A volte FranK Sinatra, che aveva un tavolo sempre prenotato, si esibiva nei suoi evergreen con lo charme disinvolto di sempre.A Natale, Gstaad era la meta preferita, di Richard Burton ed Elizabeth Taylor e delle loro gran bevute di champagne. La loro casa confinava con quella di Gunther Sachs, ex marito miliardario di Brigitte Bardot.Nel 1970, Burton, sempre a Gstaadpromise a Liz di comprarle un diamante se lei l’avesse battuto a ping-pong. Per la cronaca: dopo aver perso (ovvio), lui andò in città e le comprò il diamante più piccolo che trovò, un ottavo di carato.Nella coppia ogni malinteso si chiariva non appena lui si presentava con qualcosa di luccicante e prezioso (come un collier degno di una principessa indiana o un sautoir di zaffiri). In quanto a Liz, perché biasimarla? Richard, d’altro canto, si divertiva a lanciare sfide che avrebbero potuto ridurlo in bancarotta.Chi non rinunciava e soprattutto non rinuncia al suo Natale sulla neve è Valentino, nel suo chalet a Gstaad, insieme al suo compagno di sempre Giancarlo Giammetti. Qui l’Ultimo imperatore si rifugia per sciare in assoluta tranquillità, ma soprattutto per ospitare le sue straordinarie amiche. Madonna e Anne Hathaway, sono state le ultime star, ad essere state avvistate negli ultimi anni alla sua corte. A volte, Valentino, non riesce a dormire, soprattutto se l’indomani è prevista nel suo adorabile chalet, una raffinatissima e sublime colazione di Natale. Le sue mises en place sono degne delle cronache mondane di qualsiasi tempo. Per addormentarsi, il couturier, suggerisce, che non bisogna contare i fiori o le pecore, ma le collezioni di porcellane. “Diventa per me un esercizio di memoria, per cercare di ricordare cosa ho fatto, dove ho comprato quel determinato pezzo e in che casa ce l’ho.”Noblesse oblige!”
Sempre a Gstaad sono attesi la prima bond girl della storia cinematografica Ursula Andress, Vittorio Emanuele di Savoia con Marina Doria, Andrea Casiraghi con la sua sposina Tatiana Santodomingo. Andrea, è un vero e proprio habitué di Gstaad, i Grimaldi di Monaco, da generazioni frequentano la località alpina. Nonna Grace portava i tre principini proprio qui per le vacanze invernali, per fuggire dal rigido protocollo monegasco. Donna invidiosa, al massimo fugge….

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