Claudio Amendola: «Francesca: brutta è impossibile»

Claudio Amendola ha firmato il suo secondo film da regista, Il permesso, appena uscito nelle sale (nel cast c’è anche Luca Argentero). E per la prima volta dirige se stesso. «Non è stato facile», rivela, «temevo il confronto tra l’attore e il regista. Mi domandavo se avessi avuto la serenità di giudicarmi. Per fortuna che ogni tanto arrivava sul set mia moglie Francesca (Neri ndr) a darmi dei consigli».

Avevo bisogno di una persona severa e libera, racconta Amendola, «capace di dirmi in faccia: “Questa cosa fa schifo!”. Lei sì che mi conosce bene, sia come persona che come attore, sa toccare le mie corde». E dare i consigli più giusti: «Negli ultimi tempi quando recito cerco sempre di tirare dentro la pancia, di rimanere in apnea, invece lei mi ha suggerito: “Fai sentire al tuo personaggio il peso di 17 anni di carcere”. E così mi sono rilassato, e sono riuscito a entrare nei panni di un perdente».

Insomma tra i due esiste una complicità assoluta. Peccato che non abbiano ancora girato un film insieme. «Deve ancora nascere un produttore illuminato», afferma l’attore figlio d’arte. E se un giorno bussasse alla sua porta Francesca? «La vedrei nei panni di un personaggio completamente diverso da lei, un ruolo impossibile: quello della brutta».

Ed ecco l’ennesima dichiarazione d’amore alla moglie del romano più amato dopo Totti. In molti ricorderanno, a Sanremo 2015, quando le dedicò la canzone E dimmi che non vuoi morire di Patty Pravo e con gli occhi luci rivolti alla telecamera disse: «Francesca, quanto amore».

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