Fiori d’arancio per Ferzan Özpetek. Ha detto sì al suo compagno Simone

Dopo anni di convivenza, il regista nato a Istanbul ha sposato il suo compagno Simone Pontesilli. Lo rivela il settimanale Chi nel numero in edicola da mercoledì. Pochi i dettagli. Si sa che la cerimonia si è svolta a Roma, nella sala consiliare del Campidoglio, davanti a una quindicina di invitati. E che dopo il «sì», la coppia è andata via in scooter.
La foto sulla copertina del libro
Il regista risponde cortese al telefono, divertitamente sorpreso che la notizia sia pubblica ma non commenta, «è una vicenda privata». Che piano piano sboccia in pubblico, in modo pudico e non esibito. Se il matrimonio è stato tenuto nascosto, lo stesso Özpetek l’anno scorso aveva mostrato su Instagram il volto del compagno Simone. Una rivelazione arrivata dopo una lunga serie di foto di spalle, tra le quali quella utilizzata per la copertina del libro Sei la mia vita, il suo secondo romanzo che attingeva a piena mani dalla sua vita.
«La mia vita domani sarà la nostra»
Il libro racconta di un’auto che lascia Roma di primo mattino. Alla guida, c’è un affermato regista (ricorda qualcuno?). Sul sedile accanto, l’uomo che da molti anni ama di un amore sconfinato (ricorda qualcun altro?). Dove stanno andando? Mentre la città si allontana e la strada comincia a inerpicarsi dentro e fuori dai boschi, il regista decide di narrare al compagno silenzioso il suo mondo «prima di lui»: «La mia vita è la tua e ora te la racconterò, perché domani sarà solo nostra». Inizia così un viaggio avanti e indietro nel tempo: i primi anni in Italia, dove era giunto dalla Turchia non ancora diciottenne con il sogno di studiare e fare cinema, le persone che hanno lasciato il segno, gli amici, gli amori, le speranze, le delusioni, i successi. Un mondo che pare fatto della stessa materia dei suoi film. E della vita.

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