Addio a Laura Biagiotti, la regina del cashmere

Un grande nome della moda italiana ci ha appena lasciato. Laura Biagiotti è scomparsa dopo essere stata ricoverata ieri sera all’Ospedale Sant’Andrea di Roma, in seguito a un danno cerebrale provocato da un arresto cardiaco. Nata il 4 agosto 1943 a Roma, città a cui ha dedicato anche il suo celebre profumo diventando best seller, è stata assieme a Krizia la prima stilista donna a rappresentare e promuovere il Made in Italy nel mondo.

Dopo la prima sfilata a Firenze del 1972, assieme a Missoni, Armani e Ferré diventa una delle firme più ricercate, arrivando alla conquista delle passerelle milanesi.

Definita dal New York Times la Regina del cashmere, Laura Biagiotti è diventata il simbolo di questo filato prezioso sin dalle prime collezioni, in cui iniziò a lavorare con il materiale in maniera del tutto innovativa, rivoluzionandone la dimensione moda.

Da 1980 ha sempre lavorato e vissuto nella campagna romana di Guidonia, in un castello dell’XI secolo restaurato assieme al marito Giovanni Cigna, dalla cui unione è nata la figlia Lavinia. È lei che coordina l’immagine del brand a livello globale, dopo essere diventata vicepresidente nel 2005.

Un anno fa Lavinia Biagiotti ci parlava così di sua mamma: «Ho raccolto gli spilli, accoppiato le scarpe nel backstage a Claudia Schiffer e Naomi Campbell, a lungo mi sono trasformata in un maschio, indossando solo i pantaloni, desiderosa di imparare, paurosa di sbagliare, ma oggi, dentro la mia gonna, so che tutto devo ai miei genitori. E non per il cognome. Ma perché non hanno mai mancato una mia recita a scuola, e si sono sempre voltati a chiedermi, fin da piccola, su ogni cosa: “E tu, Lavinia, che ne pensi?”».

Laura Biagiotti è stata la prima italiana ad aver presentato la propria collezione moda in Cina: il 25 aprile del 1988 ha fatto sfilare a Pechino 30 modelle asiatiche con i suoi 150 abiti. Eletta “Donna dell’anno” dal New York Times nel 1992 e “Cavaliere del Lavoro” dal Presidente della Repubblica nel 1995, la stilista è diventata iconica anche per il suo Bianco Biagiotti, colore prediletto per le sue luminose creazioni, dalle linee morbide e dall’eleganza inconfondibile.

Una delle prime stiliste dedite al mecenatismo, Laura Biagiotti ha sempre sostenuto il mondo dell’arte: ne è la prova la fondazione Biagiotti-Cigna, che ospita la più importante collezione di opere del futurista Giacomo Balla. Senza dimenticare le numerose collaborazioni per la realizzazione dei costumi al cinema, tra cui La Grande Bellezza di Sorrentino, vincitore dell’Oscar come Miglior film straniero nel 2014.

I suoi numerosi anni di attività nella moda e l’inestimabile contributo alla diffusione dell’arte e dell’artigianalità italiana nel mondo saranno sempre nella memoria di tutti.

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