Arezzo, 16 aprile 2017 – E’ morto, a Roma, Gianni Boncompagni (il cui vero nome è Giandomenico). Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, aveva 84 anni. La madre era casalinga e il padre un militare. Si trasferì in Svezia a diciotto anni e si diplomò all’Accademia di fotografia e grafica prima di intraprendere la carriera di conduttore radiofonico. Sposò una donna aristocratica, dalla quale ha avuto tre figlie, ma il matrimonio non durò a lungo. Tornò in Italia con le figlie e nel 1964 vinse il concorso Rai per programmatore di musica leggera.
Accanto a Renzo Arbore negli anni Sessanta e Settanta, dei programmi radiofonici ‘Bandiera gialla’ e ‘Alto gradimento’. Nel 1977 l’esordio in tv con il programma musicale ‘Discoring’. Poi diventa autore e regista di ‘Pronto, Raffaella?’ (1984), condotto dalla Carrà, e di ‘Pronto, chi gioca?’ (1985), condotto da Enrica Bonaccorti. Dall’87, per tre anni, gli viene affidata l’ideazione e la realizzazione di ‘Domenica In’. Nel 1991 passa a Mediaset, dove realizza ‘Primadonna’ condotto da Eva Robin’s e soprattutto ‘Non è la Rai’, programma con cui lancia Ambra Angiolini.
Tornato alla Rai, nel 1996-97 è autore e regista di ‘Macao’ (con Alba Parietti) e ‘Macao 2’, che chiude in anticipo per mancanza di ascolti. Nel 2002 il rilancio con Piero Chiambretti (‘Chiambretti c’è’). Tra il 2007 e il 2008 dirige e conduce ‘Bombay’ su La7. Nel 2008 è autore del programma condotto da Raffaella Carrà ‘Carramba che fortuna’ in onda su Rai1. E’ passato per il padre di veline e letterine: “Noi le abbiamo anticipate, infatti Antonio Ricci ci seguiva moltissimo e ci ha sempre tributato gli onori della primogenitura”, disse in un’intervista.
È stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano con Renzo Arbore.